Blind tennis: una delle novità nel mondo sportivo
Blind tennis: una delle novità nel mondo sportivo
COS'È
Nel BLIND TENNIS l'abilità dei giocatori sta nel percepire la direzione che prende la palla, ascoltarla e valutarne la velocità.
Questa disciplina è nata a metà degli anni ottanta in Giappone, l’idea si deve a Miyoshi Takei, giovane studente giapponese non vedente dalla nascita, con la passione per il tennis.
Takey, spinto dal desiderio di praticarlo insieme ai suoi fratelli, ideò una palla di gomma con un sonaglio sonoro all'interno che lo rendesse udibile.
Questo sport è stato importato in Italia nel 2013 e precisamente in Friuli Venezia Giulia, successivamente nel 2015 Eduardo Silva, maestro di tennis argentino, l'ha introdotto a Bologna presso il Circolo tennistico della Virtus.
Il blind tennis, si distingue per alcuni aspetti dal tennis normale
- la pallina è provvista all'interno di sonagli ed è più grande rispetto a quella tradizionale ( nove centimetri di diametro anziché cinque)
- la lunghezza del campo è inferiore a quella di un campo standard ed è delimitato da righe in rilievo in corda per permettere al giocatore di sentire dove ci si trova.
- la rete è più bassa e misura ottantatré centimetri
- i rimbalzi della pallina per i tennisti non vedenti arrivano a tre.
Un ulteriore aspetto importante è legato all'atteggiamento degli spettatori che assistono agli incontri, ai quali è richiesto di mantenere il silenzio più assoluto per permettere ai giocatori di sentire il suono della pallina.
LA NOSTRA REGIONE E IL RUOLO DELLA VIRTUS
Dal 2015 in Emilia Romagna la Virtus Tennis di Bologna è il centro di riferimento per questa specialità, merito del direttore sportivo Gabriele Giordani e di Paolo Chinellato (Tecnico nazionale FIT, psicologo-psicoterapeuta.)
Con il Progetto Blind Tennis la FITC intende promuovere uno sport che, adattato ai non vedenti, possa essere un valido strumento per lo sviluppo delle capacità percettive e coordinative. La finalità ultima è quella di favorire
l’integrazione sociale e il miglioramento della qualità della vita, il blind tennis può essere giocato anche dai non vedenti e ipovedenti insieme a normodotati
DANIELA PIERR CI RACCONTA
Daniela ci racconta dei suoi allenamenti settimanali, ogni sabato mattina presso la Virtus della durata di due ore circa. Daniela e altri sportivi vengono seguiti da tecnici specializzati, tra questi Marina Dall'Oglio e Riccardo Aldrovandi, che hanno conseguito un titolo di vetta, a seguito di corsi organizzati dal comitato italiano paralimpico.
Nello specifico, negli allenamenti individuali, Daniela è seguita da Gregorio Forni (istruttore FIT) al quale rivolge un particolare ringraziamento per la passione e competenza dedicata alla disciplina stessa: la competenza unita all'empatia e alla qualità personale fanno di un tecnico un vero maestro.
Daniela lancia un caldo invito a tutti quelli che vorranno cimentarsi in questa disciplina e anche a eventuali volontari normodotati che vorranno aiutare i giocatori non vedenti negli allenamenti e nelle partite.
Daniela dà quindi appuntamento a tutti per ritrovarsi il sabato mattina presso la VIRTUS di Bologna, Via Galimberti 1.
Gloria Savigni e Daniela Pierri
per informazioni consultare il sito
https://www.virtustennis.it/blind-tennis/
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