Sabato 4 Maggio 2024 - gita a Crema e Cremona
L'U.N.I.VO.C. di Bologna ha organizzato una gita a Crema e Cremona, svoltasi Sabato 4 Maggio 2024.
Arrivati a Crema siamo stati accolti dalla Dott.ssaa Beatrice Terni De. Gregory, nostra volontaria e Consigliere negli anni scorsi durante la sua permanenza a Bologna, ed ora nostra sostenitrice. Beatrice e Paolo ci hanno accompagnati al Museo Civico di Crema ove eravamo attesi dalla Dott.ssa Silvia Scaravaggi neo-curatrice del Museo Civico e dal Dott. Matteo Facchi storico dell'arte cremasco, che ci hanno seguiti per tutta la durata della visita guidata del Museo Civico, dandoci la possibilità di toccare con mano reperti originali e riproduzioni in rilievo, con esaurienti ed accurate spiegazioni.
Il museo cittadino occupa gli spazi un tempo appartenuti a un convento agostiniano. Il cenobio fu costruito grazie al lascito testamentario di Gian Tommaso Vimercati (1422). L’uomo infatti aveva previsto la donazione di alcuni edifici per la fondazione di una chiesa dedicata all’Annunciazione e del relativo convento, per espiare le colpe della propria famiglia, nota per praticare l’usura. Dopo una serie di vicissitudini, la costruzione del complesso fu cominciata nel 1439 e la chiesa fu conclusa nel 1466, mentre il convento secondo alcune notizie risulta concluso nel 1495. Nel 1507 Giovan Pietro da Cemmo, al termine dei lavori di pittura del refettorio, appose la data agli affreschi, permettendoci di individuare gli estremi temporali. La chiesa del convento fu poi demolita nel 1642 per lasciare posto alla nuova costruzione progettata dall’architetto Francesco Maria Richini (Milano, 1584 – 1658). Nel 1797, in epoca napoleonica, il convento fu soppresso e nel 1830 circa la chiesa fu demolita. Da questo momento il complesso conobbe un periodo di decadenza: venne trasformato in caserma e, dopo la Seconda Guerra Mondiale, ospitò delle famiglie di sfollati. Solo nel 1959 il Comune acquistò l’ex convento e nello stesso anno fu istituito il Museo Civico di Crema e del Cremasco, che aprì ufficialmente il 21 maggio 1960 a seguito dei lavori di restauro dell’edificio.
Il Museo civico è costituito da diverse Sezioni che per ovvi motivi non possiamo descrivere: Sezione archeologica, Sezione egizia, Sezione arte medievale e moderna,Sezione arte contemporanea, Sezione cartografica, Sezione etnografica "Casa Cremasca", Sezione arte organaria, Sezione archeologia fluviale, Sezione arte campanaria, Sezione Le "machinète" – scrittura, tecnologia e design.
Uscendo dalle sale museali nei due "chiostri" potrete gustare la calma e la tranquillità di questo luogo che vi riporterà indietro nel tempo e vi farà sentire come dei frati agostiniani raccolti in religiosa contemplazione.
Al termine della visita guidata, Beatrice e Paolo, ci hanno accompagnati al ristorante Bosco; lì, abbiamo potuto apprezzare alcune prelibatezze della tradizione gastronomica Cremasca.
Abbiamo poi raggiunto Cremona per la visita guidata al "museo del violino".
Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari Cremona
"Una collezione unica al mondo"
Cremona è da cinque secoli, capitale della liuteria. Al Museo del Violino è possibile scoprire la storia affascinante di quest'eccellenza alto artigianale attraverso l'incontro diretto con i grandi Maestri ed i loro capolavori, seguendo una traccia equilibrata di creatività e tradizione, abilità e conoscenza che dalle botteghe tardo rinascimentali giunge fino ad oggi.
Nello “Scrigno dei Tesori” e nella sala “friends of Stradivari” sono esposte opere di Amati, Stradivari, Guarneri, Rugeri: è una collezione unica al mondo. Solo qui, inoltre, si possono ammirare oltre 700 disegni, forme e attrezzi utilizzati da Stradivari nella propria bottega. Oggetti preziosi e installazioni multimediali consentono a ogni visitatore di realizzare un percorso suggestivo e coinvolgente dove strumenti, suoni, profumi e immagini concorrono a dar forma a storia, sogni ed emozioni.
Il Suono di Stradivari: Al Museo del Violino e possibile ascoltare i magnifici strumenti di Stradivari, Amati, Guarneri, Rugeri affidati ad abili solisti per attimi di indimenticabile poesia. Paicoscenico naturale per questi capolavori, un luogo unico dove l'architettura prova a “catturare” il suono per tradurlo in immagine; la musica, immateriale per sua natura, diviene forma, sostanza: permanente ed effimero in un dialogo senza tempo nel luogo della celebrazione della grande tradizione liutaria cremonese.
Il percorso museale è integrato con una sezione per non vedenti, con schede in Braille. Percorso didattico: “La costruzione del violino, dalla scelta del legno allo strumento”. Il percorso espositivo del Museo del Violino si è arricchito dei nuovi contenuti del percorso didattico “La costruzione del violino, dalla scelta del legno allo strumento”. Sviluppato in tre postazioni consente un’esperienza visiva e tattile utile a conoscere i materiali impiegati per la realizzazione del violino e dell’archetto e le diverse fasi della loro costruzione, dalle tavole di legno alla verniciatura, con una puntuale descrizione di materiali ed attrezzi. Ben 72 i pezzi presentati. Particolare attenzione è stata posta ai temi dell’accessibilità. La numerazione e la descrizione in braille presente su ogni singolo pezzo permettono anche a non vedenti ed ipovedenti di apprendere al tatto il nome delle diverse parti dello strumento e dell’archetto, delle diverse essenze
lignee e di alcuni attrezzi utilizzati per la loro costruzione. Le sezioni del percorso tattile sono accompagnate da una guida dettagliata in braille.
Quanto appena raccontato, forse non riesce a descrivere completamente l'interesse ed il fascino che questa giornata "artistico/culturale" ha suscitato in noi... Per questa ragione consigliamo: a voi lettori e a chiunque, di non esitare a vivere questa coinvolgente esperienza.
Il Presidente Mauro Marchesi
Il Consiglio Direttivo U.N.I.VO.C. BOLOGNA