La storia dell'associazione, per conoscerci meglio!

U.N.I.VO.C. di BOLOGNA:
ovvero quando l'associazionismo diventa servizio vero in favore del prossimo.

Presentazione

L’Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi ETS-ODV di Bologna si è costituita nel 1994 per impulso dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di cui l’U.N.I.Vo.C. rappresenta una vera e propria emanazione. L’associazione promuove la cultura della solidarietà e del volontariato operando in favore dei minorati della vista. L’U.N.I.Vo.C. si è liberamente costituita come espressione democratica, apartitica ed aconfessionale di solidarietà sociale ed è basata sul desiderio dei suoi appartenenti di esplicare un diretto impegno personale e disinteressato a favore dei minorati della vista.
L’U.N.I.Vo.C. ETS-ODV di Bologna è regolarmente iscritta al Registro Albo del Volontariato tenuto dalla Regione Emilia Romagna ai sensi dell’art. 2 della L.R. n. 26 del 31/05/1993, con Decreto del Presidente della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna n. 234 del 30/03/1995.

Finalità

La nostra associazione si propone come scopo fondamentale l'abbattimento delle difficoltà che ostacolano la piena integrazione sociale dei non vedenti attraverso interventi personalizzati a supporto del singolo, per offrire all'utente la possibilità di un'esistenza più serena.
L'U.N.I.VO.C. opera senza fini di lucro ed è tesa ad affermare il valore della solidarietà.
I servizi offerti, tutti riconducibili ad attività di volontariato, sono:
- Attività individualizzate nel territorio di residenza, accompagnamento (visite mediche, spese al supermercato, teatro, cinema, conferenze, concerti, passeggiate, viaggi), attività per studenti per l'apprendimento della scrittura Braille per non vedenti.
- Attività a domicilio: letture di quotidiani, disbrigo corrispondenza, posta, altre pratiche, attività ludiche-ricreative sportive.
Il desiderio dell' U.N.I.VO.C. è di garantire la qualità della vita intervenendo sul fronte delle autonomie personali dei nostri associati e utenti tutti (non vedenti e ipovedenti).
L'obiettivo da raggiungere con l'impegno di molte parti sociali è la consapevolezza che dagli stili di vita e dalle abitudini dipendono il benessere del singolo e della comunità.
L'U.N.I.VO.C., in questo momento caratterizzato da nuovi assetti per il piano dell'assistenza e della salute, vuole fare la propria parte insieme a tutte le forze sociali chiamate ad occuparsi delle "azioni" cosiddette "determinanti di salute" (cioè sulle condizioni di vita ambientali e sociali finalizzate ad agire sul benessere psicofisico della persona). Agiamo nell'ottica di migliorare le relazioni con tutti i nostri soci e utenti per favorire l'integrazione affinché venga meno lo stato di solitudine ed isolamento che ancora perdura, specie per i più anziani e per chi ha meno figure di riferimento intorno a sé.

Per meglio orientare gli interventi a cui ispirare il proprio servizio e per avvicinare nuovi utenti alla vita, alle attività e ai servizi messi a disposizione dall’U.N.I.Vo.C., le sezioni di Modena, Reggio Emilia e Bologna hanno portato a termine nell’anno 2008 un progetto che ha avuto come oggetto la realizzazione di un’approfondita indagine conoscitiva sulle necessità individuali e sugli stili di vita dei non vedenti (o ipovedenti o soggetti a minorazione visiva), con particolare attenzione alla fascia di età minore, giovane ed adulta (0-59 anni).
Sulla base dell'esperienza dell'attività svolta in questi anni, l'U.N.I.Vo.C. ritiene indispensabile impegnarsi per migliorare le modalità di comunicazione e di incontro con i bambini e i giovani non vedenti in età scolare, dalla scuola materna all'università, per poi affrontare le problematiche inerenti l'inserimento nel mondo del lavoro sino al pensionamento.
L'associazione ha voluto riservare alla fascia di età più giovane questa indagine conoscitiva sulle esigenze e problematiche dell'utenza facendone una base per una coerente e proficua azione futura del volontariato. La finalità del progetto è stata dunque migliorare la qualità della vita e l’inserimento sociale delle persone non vedenti o ipovedenti e conseguire reali condizioni di opportunità.

Il progetto si è posto principalmente gli obiettivi di:

  • individuare le problematiche – dunque le connesse esigenze – avvertite dai non vedenti, minori, giovani e adulti (classi di età 0-59 anni), al fine di meglio indirizzare ed organizzare l’erogazione dei servizi dell’U.N.I.Vo.C. e di avvicinare nuovi utenti alla vita, alle attività e ai servizi messi da essa a disposizione;
  • promuovere le associazioni e acquisire nuovi soci e volontari;
  • presentare alle Istituzioni competenti un rapporto di analisi, scientificamente e metodologicamente valido, che comprovi i bisogni dei cittadini non vedenti minori, giovani e adulti e solleciti la realizzazione di interventi in loro favore.

Attività

Nel 2006 la stessa rete di associazioni ha promosso il progetto sovra-provinciale “Qualità di vita e diritti di cittadinanza dei non vedenti: un’indagine conoscitiva”, volto all’individuazione dei bisogni dei ciechi anziani ed al monitoraggio del loro stato di disagio e isolamento, per avvicinare questi ultimi alla vita dell’U.N.I.Vo.C. ed orientare al contempo gli interventi a cui ispirare il servizio realizzato dalle associazioni. L’indagine sui soggetti 0-59 anni di età va così a completare il quadro di analisi.

Nel corso del anno 2008, in collaborazione con altre associazioni di volontariato del Quartiere Santo Stefano, abbiamo concertato insieme con il supporto del Centro Servizi per il volontariato “Volabo” di Bologna, un progetto: Denominazione del progetto ”Rendere i giovani responsabili e consapevoli, quindi cittadini attivi”. La rete delle associazioni coinvolte: A.M.I. (Associazione Macigno Italia), Aprimondo Centro Poggeschi, AUSER Bologna, Il Ponte di casa Santa Chiara, Un paese che non ci aspettavamo, Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi. Obiettivi: Le Associazioni di Volontariato partecipanti alla presente progettazione intendono promuovere la tematica di cittadinanza attiva tra i ragazzi e i giovani fino ai 35 anni del quartiere S. Stefano, raggiungendoli nei vari luoghi, istituzionali e non, dove possono essere presenti. Condividono inoltre la necessità di agire in rete per aumentare le competenze dei volontari nel conoscere i giovani e interagire con loro, nell’intento di coinvolgerli in attività con logiche vicine a quelle del volontariato. Le tematiche di cittadinanza attiva vengono proposte attraverso attività aventi l’obiettivo di:
- individuare modalità di comunicazione e linguaggi adatti a parlare ai giovani
- informare e formare volontari e giovani
- entrare in contatto con i giovani in vari luoghi: in strada, nella scuola, in ambienti culturali e sportivi per conoscere le loro idee su queste tematiche
- sensibilizzare i giovani a tematiche di partecipazione
- trasmettere ai ragazzi strumenti utili a progettare in autonomia, accrescendo competenze da spendere anche dopo il progetto
- promuovere e coinvolgere indirettamente i giovani del territorio nelle logiche del volontariato
- consolidare la rete territoriale, per ora formata dalle Associazioni proponenti, e l’allargamento della stessa altri attori sociali del quartiere. I risultati attesi sono:
- la realizzazione con giovani e volontari, di esperienze dirette per condividere logiche di partecipazione sociale e di volontariato
- la sensibilizzazione tra i giovani del quartiere S. Stefano a tematiche di cittadinanza attiva
- il favorire tra gli studenti logiche di cittadinanza attiva attraverso esperienze laboratoriali di facile apprendimento
- la promozione la collaborazione delle associazioni di volontariato con le scuole e con il quartiere
- la preparazione e diffusione di materiali promozionali sulle attività del progetto
- il coinvolgimento delle OdV nel lavoro e nella costituzione di una rete territoriale. Questo progetto si è concluso il 30/06/2009.

Ha partecipato in rete con altre Sezioni provinciali dell’U.N.I.VO.C. disseminate sul territorio nazionale, ai precedenti progetti inerenti il servizio civile volontario dal titolo: “solidarietà per il recupero e potenzialità visiva dei minorati della vista”, "reciprocamente insieMe", "pari opportunità", “volontariato solidale”, “volontariato solidale 2”.
Servizio Ottavio Orioli
Il 1° Maggio 2014 è stato attivato – su iniziativa di Univoc Bologna guidata dal Prof. Mauro Marchesi - Il servizio di consulenza e supporto "Ottavio Orioli"
Il servizio Ottavio Orioli fornisce agli studenti ciechi inseriti nelle scuole medie ad indirizzo musicale, nei Licei Musicali, nei Conservatori, o semplicemente che affrontano privatamente percorsi di formazione musicale, una serie di servizi fondamentali quali:
- ricerca delle partiture in notazione Braille;
- trascrizione Braille di spartiti;
- consulenza e supporto a docenti coinvolti in azioni didattiche musicali rivolte a studenti non vedenti;
- tutoraggio sull'utilizzo di programmi informatici per la lettura e la scrittura della musica.
Gli interventi sonno concertati con gli insegnanti, onde garantirne la coerenza con il progetto didattico e formativo dello studente.
Coerentemente con la natura dell’U.N.I.VO.C., il Servizio e’ stato possibile grazie all’adesione gratuita e volontaria di adeguate professionalità provenienti da varie parti del territorio nazionale, molte delle quali in vario modo legate alla storica scuola musicale per non vedenti bolognese.
Convegno su «Le tecnologie informatiche al servizio dei non vedenti per la
produzione di spartiti musicali»
Area della ricerca CNR di Pisa - l'1-2-3 marzo 2016.
Il Servizio di supporto Ottavio Orioli, fornisce – laddove necessario – anche spartiti musicali in caratteri Braille, esclusivamente avvalendosi di strumenti informatici. E’ proprio da questo stretto legame con la tecnologia che è nata l’idea di questo convegno.
L'iniziativa, organizzata dalla sezione Univoc di Bologna, con il supporto dell'ISTI CNR «A Faedo» di Pisa ed in collaborazione con la sezione UICI di Pisa, con il patrocinio della Direzione Scolastica per La Toscana del Miur, ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle principali istituzioni europee e giapponesi attive nell'ambito della produzione di spartiti musicali Braille e della ricerca per la realizzazione di strumenti informatici adatti allo scopo.
Al convegno hanno partecipato:
- Toshiyuki Gotoh e Naoyoshi Tamura, della Graduate School of Environment and Information Sciences Yokohama National University (Giappone), che hanno illustrato il BrailleMUSE;
- Matthias Leopold, della Biblioteca di Lipsia (Germania), che ha presentato il loro sistema Da Capo;
- Lia Cariboni, della Biblioteca di Zurigo (Svizzera), che ha svolto una relazione sul tema «La produzione di musica Braille in Svizzera, nel cuore dell'Europa»;
- Gianluca Casalino, della Biblioteca Italiana per Ciechi di Monza, che ha svolto una relazione sul tema «Il Polo Musicale: centro di ricerca e produzione musicale Braille in Italia»;
- Geert Maessen, della Biblioteca Dedicon di Amsterdam, che ha presentato i servizi offerti da tale istituzione;
- Barbara Leporini, dell'Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione «A. Faedo» di Pisa, ha affrontato il tema «Accessibilità e usabilità delle interfacce utente»;
- Paolo Razzuoli, che ha illustrato il software Bme2;
- Mario Lang, un programmatore austriaco che ha realizzato i software Freedots e Braille Music Compiler.
Come si può constatare, a Pisa si sono ritrovati i protagonisti delle esperienze più importanti ed innovative del settore a livello mondiale.
Un confronto che ha consentito la messa in evidenza di una sostanziale convergenza degli itinerari seguiti, se pur nella diversità dei loro sbocchi in strumenti operativi diversi.
La complessità della materia, unitamente alla volontà di migliorare il rapporto risultati-investimenti economici e di risorse umane, consigliano per il futuro l’incremento di spazi di confronto-collaborazione, attraverso l’adozione di strumenti capaci di favorirli.
I partecipanti hanno convenuto inoltre che lo sviluppo del web e la conseguente globalizzazione della domanda-offerta, richiedano anche per il codice musicale Braille la formalizzazione di un linguaggio strutturato condiviso, che possa offrire una comune piattaforma di riferimento per sviluppatori e fruitori di strumenti informatici.
Tutto ciò premesso e previa l’approvazione – ove necessario – degli organi dirigenti delle istituzioni rappresentate, i partecipanti al workshop hanno convenuto:
1) sull’opportunità di sviluppare un permanente confronto delle esperienze sin qui sviluppate, allo scopo di migliorarne l’efficacia e l’efficienza.
2) Sull’auspicio che – anche per il codice musicale Braille – si possa addivenire alla formalizzazione di un linguaggio strutturato condiviso, che potrebbe aprire significativi spazi di azione per produttori di software, per fornitori di servizi, per gli utenti finali.
3) L’augurio che ad un percorso condiviso aderiscano anche altri soggetti, non presenti a questo iniziale momento di confronto.
L'incontro di Pisa non è rimasto senza conseguenze. Immediatamente dopo l'iniziativa è stata creata una mailing-list che si è rivelata di grande utilità al fine di chiarire alcuni aspetti dei temi trattati e del percorso da seguire. Il documento è stato formalmente inviato alle istituzioni partecipanti, alle quali è stato chiesto di sottoscriverlo, se ne condividevano il contenuto.
Sono state raccolte tre adesioni formali: 1) La Biblioteca Regina Margherita di Monza; 2) La SBS di Zurigo; 3) la Biblioteca Dedicon di Amsterdam. La Biblioteca di Lipsia si è riservata di sottoscriverlo successivamente, mentre i rappresentanti dell'Università di Yokohama hanno assicurato che seguiranno con attenzione ogni sviluppo della tematica. Iniziativa mirante alla razionalizzazione della materia. Posta la sussistenza dei presupposti per proseguire sulla strada indicata dal documento, con l'aiuto di esperti del terzo settore si è focalizzata l'attenzione sullo strumento giuridico meglio rispondente al contesto ed alle specifiche finalità. Lo strumento è stato individuato nella proposta di costituire un'Associazione di secondo livello, idonea anche in relazione alla natura internazionale dell'iniziativa. E' stato redatto un progetto di statuto ed è stata sottoposta all'attenzione del CdA della Biblioteca di Monza la proposta di farsi parte dirigente per la costituzione, a partire dagli enti sottoscrittori del documento, dell'Associazione di secondo livello. Il CdA della Biblioteca, nello scorso mese di novembre, ha approvata in linea di principio la proposta; al momento è in fase di affinamento la bozza di statuto che sarà tempestivamente sottoposta all'attenzione degli organi dirigenti delle altre istituzioni. Ovviamente l'auspicio è che non solo le istituzioni già sottoscrittrici del documento aderiscano, ma che altrettanto facciano altre realtà attive nello specifico ambito della produzione musicale per non vedenti. In questo senso, alcuni segnali incoraggianti sembrerebbero provenire da varie istituzioni europee. Naturalmente la situazione - se pur contraddistinta da segnali positivi - non autorizza facili ottimismi. Una delle contraddizioni del nostro tempo, in ogni ambito, è la conflittualità fra la retorica del "fare sistema" e la pratica del "difendere il proprio campanile". Fare sistema significa invertire mentalità e modi di lavorare consolidatisi nel tempo e difficili ad estinguersi. Ma gli attuali dati del problema non consentono alternative, se si vuole veramente quel salto di qualità che un razionale utilizzo delle tecnologie consente, nella ricerca dei migliori parametri risorse-risultati. E' questo l'orizzonte indicato nel convegno di Pisa, ed è questo l'orizzonte che anche noi auspichiamo, forti non solo di esperienza personale, ma anche di quella maturata in questi anni nell'azione di sostegno che abbiamo sviluppato a studenti di musica non vedenti, che hanno potuto giovarsi, senza infingimenti diciamo in modo non marginale, delle opportunità offerte da questa associazione mediante il Servizio Ottavio Orioli.

Nell’anno scolastico 2016/2017 è stato avviato il progetto “alternanza scuola lavoro” con il Liceo Artistico Musicale Augusto Passaglia di Lucca, e, in seguito agli ottimi risultati conseguiti, Per l’anno scolastico 2017/2018 è stata rinnovata la convenzione con il Liceo Artistico Musicale Augusto Passaglia di Lucca, grazie alla fattiva e concreta collaborazione del nostro volontario il Prof. Paolo Razzuoli in qualità di Tutor del progetto. Nel curricolo disciplinare del Liceo Musicale è prevista – per l’intero quinquennio – la materia Tecnologie Musicali, finalizzata ad aprire agli studenti i vasti orizzonti dell’impiego delle nuove tecnologie per la produzione-fruizione musicale, intesa in ogni suo aspetto: composizione, notazione, manipolazione, ascolto e così via. L’alternanza scuola-lavoro può costituire una preziosa opportunità per l’arricchimento della professionalizzazione su specifici versanti di questo vastissimo mondo. Fra questi, rientra sicuramente la capacità di saper usare con padronanza il software per la notazione musicale: strumento al quale ormai si ricorre abitualmente per la redazione di musica, sia a fini amatoriali che professionali. L’attività, oltre a risultare coerente con la funzione e lo spirito dell’alternanza scuola-lavoro, potrà rivelarsi utile per proporre una riflessione sulla solidarietà, sulla sussidiarietà, sulla funzione del volontariato: fattori non certo trascurabili, per una realtà quale la scuola, che certo deve offrire idonei strumenti culturali e professionali, ma deve anche saperli coniugare con un altrettanto significativo impegno per la crescita umana e sociale. Appare pleonastico sottolineare come questa nuova possibilità si sia rivelata straordinaria per facilitare la produzione di musica Braille. Una opportunità per tutti i musicisti non vedenti ma, in particolare per gli studenti inseriti nelle scuole comuni (scuole medie ad indirizzo musicale, licei musicali, conservatori ecc. Questa attività, quindi, favorisce il nostro “SERVIZIO DI SUPPORTO “OTTAVIO ORIOLI” PER SOSTENERE I GIOVANI NON VEDENTI NELLO STUDIO DELLA MUSICA”.

Da alcuni anni a questa parte, l’U.N.I.VO.C. promuove e realizza con molto successo, attività artistico/culturali al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica alle peculiarità dell’associazione, auspicando così nell’acquisizione di nuovi volontari disponibili ad una proficua collaborazione.

  1. 14, 21 e 28 Ottobre 2004: Prima Rassegna Musicale "Esserci con la Musica” in collaborazione con UICI Bologna (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) ed Istituto dei Ciechi “F. Cavazza” di Bologna, con i seguenti obiettivi:
    A. Ravvivare il ricordo dei numerosi non vedenti che dall'antichità ad oggi hanno svolto con ingegno e maestria l'attività musicale.
    B. Far conoscere, valorizzare ed apprezzare coloro che ancora oggi si dedicano a quest'arte con impegno e successo.
    C. Orientare verso lo studio della musica quei giovani non vedenti che dispongono di attitudini e doti necessarie alla pratica dell'arte dei suoni.
    Ne sono stati interpreti: Soprano Mariangela Rosolen, Organista Novello Roman Ros, Pianista Enrico Lisi.
  2. 28 Gennaio 2006 in collaborazione con il Circolo Culturale-Lirico-Musicale bolognese "OMAGGIO A MOZART" nel duecentocinquantenario dalla nascita. Il Concerto è stato tenuto dagli interpreti: Soprano Mariangela Rosolen e Pianista Aurelio Zarrelli (ha introdotto e condotto la serata il musicologo mozartiano Gherardo Casaglia).
  3. 12 Giugno 2007 in collaborazione con il quartiere Santo Stefano del Comune di Bologna nell’ambito della festa del volontariato “il volontariato colora la vita”, concerto di musiche sacre presso la Chiesa di Santa Maria della Misericordia a Bologna, tenuto dal Soprano Mariangela Rosolen e dall’Organista Carlo Ardizzoni.
  4. 6 Giugno 2008 il Comune di Imola “Assessorato alla Cultura” nell’ambito della manifestazione “IMOLA IN MUSICA”, ha organizzato in collaborazione culturale artistica con U.N.I.VO.C., un Recital “ebbri di vino, ebbri d’amore” tenuto dal Soprano MARIANGELA ROSOLEN e dal Pianista MARCO BELLUZZI presso Palazzo Monsignani “Sala Mariele Ventre” Imola “BO”.
  5. 4 Aprile 2009 in collaborazione con l’ISTITUTO DI CULTURA GERMANICA (VIA DE. MARCHI 4 Bologna), concerto “Germania, Francia, Austria, Italia, musicalmente insieme”: Soprano Mariangela Rosolen, al Pianoforte Paola Del Verme.
  6. 7 Maggio 2011 in collaborazione con l’Istituto di cultura germanica (Via de' Marchi, 4 Bologna), Recital “LA PAROLA CANTATA”: “DUE LINGUE: TEDESCO E FRANCESE, A CANTARE LE VARIE SFACCETTATURE DELL’AMORE”, Interpreti: Soprano MARIANGELA ROSOLEN al Pianoforte ANDREA PANIERI.
  7. 16 Novembre 2013 in collaborazione con il Circolo Ufficiali dell’Esercito presso Palazzo Grassi a Bologna, concerto: "OMAGGIO A “Giuseppe Verdi” in occasione del bicentenario dalla nascita: (10/10/1813). Interpreti: Soprano Mariangela Rosolen, Pianista Andrea Panieri.
  8. 24 Maggio 2014 in collaborazione con U.N.I.VO.C. di Reggio Emilia presso l’Istituto dei Ciechi G. Garibaldi “RE”, concerto: "OMAGGIO A “Giuseppe Verdi” in occasione del bicentenario dalla nascita: (10/10/1813). Interpreti: Soprano Mariangela Rosolen, Pianista Andrea Panieri.

Dall’anno 2006 a tutt’oggi è stata intrapresa una collaborazione con IL GRUPPO TEATRO DIALETTALE BOLOGNESE DEL DOPOLAVORO FERROVIARIO DI BOLOGNA “AS FA QUALL CH ’ AS PÔL”, ed abbiamo organizzato anno per anno presso il Teatro di Casalecchio di reno “BO” e presso il Cine/Teatro Orione di Bologna, la messa in scena di una commedia in dialetto bolognese da loro interpretata su testo e regia di Cesarina Tugnoli. Questa iniziativa di cultura e di solidarietà, oltre a voler essere un omaggio alla tradizione dialettale bolognese, vuol essere in particolar modo e soprattutto un’occasione di incontro per farci conoscere come associazione di volontariato ONLUS (organizzazione non lucrativa di utilità sociale).
Nel corso del mese di Settembre di ogni anno abbiamo partecipato alle feste dell’associazionismo e del volontariato, alle quali abbiamo aderito esponendo ausilii per l’autonomia quotidiana dei non vedenti ed organizzando degli eventi, quali:
- “Passeggiata al buio” - Un’esperienza guidata di accompagnamento, per capire e aiutare a superare le difficoltà motorie dei non vedenti;
- Cani Guida per i non vedenti al lavoro : dimostrazione per vedere al lavoro un cane guida nella fase di accompagnamento - Il cane guida è un ausilio importantissimo per i non vedenti, indispensabile per raggiungere una autonomia di movimento, è stata data una dimostrazione, tramite un piccolo percorso preparato, di comportamento di un cane guida nella fase di accompagnamento del non vedente, ed è stato inoltre possibile per chi lo ha voluto, fare un’esperienza diretta;
- App Ariadne GPS : dimostrazione pratica che un disabile visivo può avvalersi di Ariadne GPS, un’app che, attraverso il servizio di geolocalizzazione presente su questi devices, unitamente a Voiceover, sintetizzatore già a bordo, consente a chi non vede di potersi orientare con molta semplicità.
Nei giorni 10-17-24 Gennaio 2015, la Dott.ssa Catia Barigazzi ha coordinato un “Corso base per l’apprendimento e l’uso di iPhone” per persone disabili della vista
Sempre più persone disabili della vista si avvvicinano a questo tipo di dispositivo già pensato anche per noi, traendo grandi soddisfazioni nella vita di tutti i giorni, dal momento che non si sta parlando di un semplice telefonino, bensì di uno strumento che può darci l’accesso ad una infinità di situazioni. Obiettivi del corso: Attraverso queste ore di aula si sono volute trasmettere i concetti di base dell’uso del dispositivo mobile così da rendere gli allievi autonomi nell’uso del device di casa Apple tramite l’esplorazione di questo affascinante mondo tecnologico fatto di gesti su di un touchscreen. Il corso è stato tenuto dal Sig. Vainer Broccoli.
Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre 2016, la Dott.ssa Catia Barigazzi, ha cooordinato lo svolgimento del “Secondo corso per iPhone, di livello “avanzato”, tenuto dal Signor Vainer Broccoli. Il corso ha suscitato l’interesse di una decina di persone ed è stato anche un momento per condividere esperienze e confrontarsi sulla disabilità visiva, facendo riflettere come un device come l’iPhone possa migliorare la vita per un non vedente. Il corso ha avuto una durata di 10 ore suddivise in 3 sabati (24/09/2017 01/10/2017 08/10/2017), raccogliendo la soddisfazione dei partecipanti.
Come consuetudine ogni anno si è tenuta La passeggiata energetica ai Giardini Margherita guidata dall’amica e consigliere Gloria Savigni, da tempo interessata all’interpretazione del rapporto Uomo- albero, che si realizza attraverso la risonanza magnetica ed eleva le energie delle persone che sperimentano il tocco con la pianta. Quale piante e come approcciarle fa parte della esperienza della passeggiata “energetica”, che ognuno potrà ripetere in autonomia accrescendo le opportunità di benessere regalati dagli spazi verdi. Gloria ama definirsi una personal tree trainer , più che una professione è una passione che desidera condividere con chi lo richiede. L’appuntamento ormai fisso si ripeterà anche nei prossimi anni, raccogliendo interessi e tendenze ormai diffuse, che vedono la reinterpretazione del mondo vegetale assai più dinamico e comunicativo di quanto si pensi.

In occasione di Handimatica 2017, i nostri volontari hanno dato la loro disponibilità per accompagnare e assistere numerosi utenti non vedenti ed ipovedenti che ci hanno chiesto di poter partecipare a questa importante iniziativa. La Fondazione ASPHI onlus ha organizzato HANDImatica2017: dal 30 novembre al 2 dicembre, presso l’Istituto Aldini Valeriani Sirani a Bologna. Si tratta della XI Edizione, con le consuete caratteristiche di mostra-convegno, dove la parte di informazione e formazione (convegni, seminari
e laboratori) si coniuga con l’area espositiva in cui sono presenti aziende produttrici e distributrici di ausili, associazioni, istituzioni e anche start-up e promotori di nuove idee. L’interesse è tale che numerosi giovani sono venuti da tutta Italia nella speranza di coronare “un sogno” per un avvenir migliore.

Ogni anno, in collaborazione con U.N.I.VO.C. di Reggio Emilia, si sono organizzate gite con l’intento di dare ai non vedenti e agli ipovedenti l’opportunità di visitare città e il loro monumenti. In particolar modo sono state curate delle visite guidate ai castelli dell’appennino di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.