Bologna, rifiuti raccolti a domicilio a casa dei disabili gravi

Redattore Sociale del 16-03-2019

Bologna, rifiuti raccolti a domicilio a casa dei disabili gravi

La città si sta attrezzando per attivare la raccolta direttamente presso le loro abitazioni. Ad annunciarlo è il disability manager del Comune, Egidio Sosio. L'assessore Aitini:"stiamo valutando i costi in base al numero delle persone che ne avrebbero bisogno e ne farebbero richiesta".

BOLOGNA. Bologna si sta attrezzando per attivare la raccolta dei rifiuti direttamente a casa dei disabili gravi, venendo incontro alle difficoltà che queste persone incontrano nell'avere a che fare con i cassonetti in strada. Ad annunciarlo è il disability manager del Comune, Egidio Sosio, nel corso di una commissione che si è svolta ieri. "È nostra ferma volontà portare a compimento il progetto", conferma nella stessa sede l'assessore Alberto Aitini.

L'obiettivo, spiega Sosio, è fornire un supporto a quei disabili che "eroicamente, a mio avviso, hanno deciso di affrontare un percorso di vita indipendente". Chi vive con altre persone non disabili, infatti, almeno può contare sul loro aiuto per occuparsi della spazzatura. Per i disabili che vivono da soli, invece, buttare il 'rusco' puo' rivelarsi "un'incombenza pesantissima", segnala Sosio. Vale per chi ha difficoltà motorie, ad esempio, o per i non vedenti costretti a "palpare per bene i cassonetti" per trovare quello giusto: cosa che "anche dal punto di vista igienico-sanitario non è percorribile", rileva il disability manager. Per questo Sosio riferisce di aver proposto ad Aitini un progetto in grado di risolvere il problema: ovvero la raccolta dei rifiuti a domicilio, "mutuando quello che già viene fatto per gli esercizi commerciali".

Aitini, dal canto suo, assicura che l'amministrazione è al lavoro per "introdurre nel più breve tempo possibile questo servizio per i disabili gravi". Al momento, "stiamo valutando i costi in base al numero delle persone che ne avrebbero bisogno e ne farebbero richiesta", spiega Aitini. I disabili coinvolti dovrebbero essere tra alcune centinaia e il migliaio. Almeno per quanto riguarda il territorio servito da Hera, si tratterebbe del primo progetto di questo genere ad essere attuato.

Un altro problema sollevato da Sosio in commissione, intanto, è quello della "marea di deiezioni canine" che infestano portici e marciapiedi. "La maggior parte delle persone le salta. A me invece capita spesso di pestarle e vi garantisco che non portano fortuna", afferma il disability manager. Per Sosio, è un tema "da portare all'attenzione di chi organizza le pulizie, perché anche dal punto di vista visivo posso immaginare che non sia una cosa piacevole e che favorisce il buon nome della città".(DIRE)

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